mercoledì 31 dicembre 2014

Un 2015 di buoni propositi

Anche quest'anno è ormai finito e mentre aspetto che lo smalto mi si asciughi sulle unghie finalmente della misura che vorrei ho pensato di salutare il 2014 del blog con una lista di buoni propositi:
  1. Essere più presente sul blog: ho già una lista di post in mente, devo solo ritagliarmi un pò di tempo da dedicare alle mie cose.
  2. Comprare un pc nuovo: sì, questo ormai sta morendo e io e Maritino stiamo ragionando su cosa comprare.
  3. Andare a correre: sono mesi, chiedete pure a Maritino, che ho comprato i pantaloni ed il reggiseno sportivo. Devo solo trovare il tempo e la voglia. Ma devo farlo per la mia salute fisica e mentale.
  4.  Andare dal medico: ho problemi di reflusso e bisogna che controlli e capisca qual'è la causa.
  5.  Prendermi più cura del mio corpo
  6. Ricominciare con la ricostruzione in gel delle unghie.
  7. Leggere leggere leggere
  8. Scrivere
  9. Cominciare un nuovo percorso di studi a settembre.
  10. Fare più passeggiate nella natura.
  11. Fare un sacco di fotografie.
  12. Rinforzare un pò la mia autostima (ahahahahaha)
  13. Provare nuove ricette.
  14. Migliorare nei lavori a maglia e uncinetto.
Beh, direi che è meglio non esagerare eh...
Vi auguro sinceramente un felice e sereno Anno nuovo!


giovedì 25 dicembre 2014

Buon Natale!

Prometto che cercherò di essere più pesente sul blog...
Nel frattempo auguro a tutti un felice e sereno Natale!

Peggy Lyu

martedì 25 novembre 2014

Gli onesti esistono!

Sabato sera ho avuto modo di scoprire che al mondo qualche persona onesta effettivamente è rimasta.
Sono a casa col Maritino malato e guardo fuori dalla finestra. Vedo un foglietto sulla mia macchina e sul momento penso "Uffa, altra pubblicità!" mentre Maritino "Sarà una multa" e per cosa? Mica è in divieto! Scendo e scopro che il biglietto è un foglio bianco scritto a mano che dice più o meno "Mi dispiace ma le ho causato un danno alla portiera dx. Mi chiami al ***********". Noto quindi lo specchietto rientrato e nero e una bella botta sulla portiera lato passeggero. Salgo in casa abbastanza alterata e sfogandomi un pò e poi però mi calmo. Ho in mano un biglietto con un numero di telefono fisso, quando mai mi è capitato che mi facessero un danno e non scappassero? Mai. Rincuorata dall'onestà chiamo quindi il numero e scopro che l'autore del danno abita nella villa accanto al mio condominio. Scendo e lo incontro. Il signore si scusa a profusione e mi dice essere il proprietario di una delle carrozzerie più famose del circondario (se non LA più famosa) e che se gli lascio le chiavi dell'auto nella cassetta della posta domenica sera, lunedì se la porta in officina e la aggiusta lui senza far constatazioni amichevoli che si sa che le assicurazioni... Insomma, accetto, perchè comunque il signore di fama lo conosco e so che ci si può fidare ( i miei per esempio han sempre portato l'auto nell'officina del fratello). 
Ieri sera l'auto ancora non era parcheggiata davanti a casa e ammetto che cominciavo ad agitarmi. Anche perchè ok, capisco che non sei riuscito a finirla, ma una telefonata... Vabbè, stamattina vado a far la spesa con l'auto di Maritino (auto che odio a morte) e torno a casa avvilita perchè pomeriggio mi tocca usarla pure per andare a lavorare (ieri mi ha portato mia mamma anche se non serviva, ma le faceva piacere e così l'ho accontentata). Alla mezza mi suona il telefono ed è il carrozziere che mi ha appena riportato l'auto a casa. Non solo l'ha aggiustata, ma me l'ha pure pulita! Gli ho detto che non serviva assolutamente e lui "Eh signora, mi è dispiaciuto così tanto di averle fatto il danno che ho voluto farmi perdonare"... Insomma, gentilissimo. Nella sfortuna non poteva andarmi meglio. 
D'altronde, sono cose che succedono insomma! L'incidente è successo perchè c'era sole, la mia auto è grigio chiaro metallizzato e lui uscendo da casa in retro non l'ha vista e ci si è giusto appoggiato (questo fa capire che la mia auto è fatta di carta velina). Capita. Non è stato fatto mentre faceva l'idiota in auto, si è assunto le sue responsabilità, ha chiesto scusa a iosa ed ha riparato non solo il danno fatto da lui ma anche alcuni graffi che mi erano stati causati da ignoti e mi ha pure pulito l'auto dentro e fuori.
Ah, vi racconto un aneddoto successo ieri. Torno a casa dal lavoro e mentre salgo le scale incrocio quelle che penso essere le mamme dei ragazzi meridionali che abitano al piano di sopra. Saluto "Buonasera!" con il sorriso, come faccio con chiunque incrocio per le scale, e una delle due signore guarda l'altra e dice "Ecco! Questa è una ragazza educata! Lo sa signorina, prima di lei è sceso un giovanotto, lo abbiamo salutato ma non ci ha nemmeno degnato di uno sguardo!" ed io prontamente "A me è stato insegnato che si saluta quando si incontra qualcuno per le scale" "a lei hanno insegnato bene! Arrivederci signora, lei è tanto educata!". Ecco, mi ha fatto contenta questo scambio di battute e orgogliosa di me stessa. E' che veramente, l'educazione ormai è merce rara. 
Ma visti questi due aneddoti, nel mondo forse c'è ancora speranza.

sabato 22 novembre 2014

Fiducia


Come sapete non vado in mountain bike da ormai due anni abbondanti. I motivi sono tanti ma principalmente mancano i soldi, e senza soldi una mountain bike non la compri. Però da anni sono iscritta ad un forum e da circa due anni si è creato un bel gruppetto con persone per lo più della zona di Brescia, Monza, Veneto e Liguria. Negli ultimi tempi si è iscritto un nuovo utente che stava per diventare papà. Subito è sembrato molto affiatato con noi e insomma, questo gruppetto è un po’ come una famiglia allargata. L’utente in questione da poco è finalmente diventato papà ed io con le mie manine sante ho preparato un regalino per il nuovo arrivato. Però l’utente non lo ha voluto. O meglio, gli ho chiesto l’indirizzo per spedirgli il regalo ma non si è fidato a lasciarmelo. Da un lato capisco perché dare il proprio indirizzo a sconosciuti è rischioso e in questo periodo poi rubano bici come fossero briciole di pane. Dall’altro però non lo capisco, perché sono mesi che chiacchieriamo sul forum, gli altri li conosco quasi tutti di persona e lui lo sa. E comunque poteva sempre indicarmi una casella postale così di problemi proprio non ce n’erano.
La cosa mi ha fatta riflettere perché ecco, siamo in un’epoca in cui è possibile parlare con tutti. Per esempio io tramite il mio blog parlo con Lucy che è a Miami, con Amber che è a Glasgow, con dei cugini di Maritino che sono a Chicago, ragazzi del New Jersey, uno di Kuala Lumpur, due o tre in Germania, due o tre di Stoccolma e Goteborg etc etc... Eppure nonostante online condividiamo spesso anche troppo (vedo alcuni blog o profili facebook che sinceramente mi fanno rabbrividire) altrettanto spesso non ci fidiamo di situazioni in cui non c'è alcun rischio. Come nel mio caso. Io per prima sono una persona che si fida poco (a volte davvero troppo poco) delle persone, ma ecco, in questa situazione ammetto di essere rimasta un pò male che non mi sia stata accordata la fiducia perchè non c'era davvero nessuna intenzione maligna nel mio gesto e ripeto, tutti gli altri del gruppo o quasi mi conoscono di persona e sono diventati per me dei grandi e cari amici che ho pure ospitato a casa mia.
Va bene così però, non ci posso fare niente. Vorrà dire che riciclerò il regalo per qualcun altro, tanto pare che al momento il 70% delle persone che erano a scuola con me o sono in attesa o hanno appena avuto un bambino (immaginate i miei che mi fanno pressione per un nipotino ogni volta che sanno della nascita di uno di questi pargoli).
Eppure vedo così tanta fiducia data troppo facilmente: foto compromettenti postate senza ritegno su facebook, status che andrebbero tenuti privati sia per la propria privacy sia per quella del proprio fidanzato che sicuramente non apprezzerebbe di essere sputtanato deriso pubblicamente su internet, foto di bambini mentre fanno la "fontanella" (maschietti) o con la "farfallina" al vento che un domani diventeranno adulti incazzati con i genitori per la farfallina loro è stata più cliccata di quella della Belen.
Forse bisognerebbe riacquistare un pò di equilibrio...
Intanto, se volete vedere la mia opera d'arte ve la posto quì sotto. Che ne pensate?

lunedì 10 novembre 2014

Le mie recensioni episodio 9: La verità sul caso Harry Quebert di Joel Dicker

Tempo fa mia zia 2 mi ha detto "Fatti prestare dalla zia 1 il libro che ha prestato a me mesi fa!". E così ho fatto. Solo che quando ho visto di che libro si trattava ero pò scettica ecco... Perchè? Perchè ammetto che mi sono lasciata convincere dai pregiudizi. Un libro che trovo in vendita al supermercato non può essere chissà che bello no? Ed invece ho dovuto ricredermi. Di che libro parlo? Ora ve lo dico:
"La verità sul caso Harry Quebert" è un giallo ambientato per lo più nella città di fantasia di nome Aurora nel New Hampshire. I fatti si svolgono nel 2008, ma l'autore ricorre spesso a flashback principalmente nel 1975 quando fu commesso l'omicidio della quindicenne Nola Kellergan.
Il libro si apre a New York nella primavera del 2008. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, è alle prese con il classico "blocco dello scrittore" e decide di andare ad Aurora a trovare il vecchio professore ed amico Harry Quebert. Quì scopre curiosando dove non deve che Harry trent'anni prima aveva avuto una relazione con una quindicenne poi scomparsa: Nola Kellergan.
Una volta tornato a New York, Harry gli telefona per informarlo che  hanno trovato il cadavere di Nola nel suo giardino e che lui è stato arrestato con l'accusa di essere proprio lui l'assassino. Marcus si precipita quindi ad Aurora, convinto dell'innocenza dell'amico, il cui libro più famoso si scopre raccontare la storia d'amore tra Harry e Nola e viene quindi ritirato dal mercato. Marcus inizia ad indagare sulla faccenda, scoperchiando un vero e proprio vaso di Pandora e mettendo a repentaglio l'amicizia tra lui e Harry. Tra colpi di scena, incendi, liti e confessioni straordinarie, si scoprirà che l'assassino di Nola era proprio insospettabile.

LE MIE IMPRESSIONI:
E' un libro che si fa leggere. Definitivamente. E' scritto davvero bene ed è scorrevolissimo. Chiedete pure a Maritino quante volte la sera mi ha trovata addormentata sulle pagine di questo libro perchè non volevo smettere di leggere! Numerosissimi i colpi di scena e fino alla fine non si sa chi è il vero assassino di Nola Kellergan. Davvero. Io puntavo su una persona per poi scoprire che era l'unica sulla quale non ci potrebbero essere sospetti!
Se ne avete l'occasione, leggetelo!





lunedì 27 ottobre 2014

Di gente ansiosa e "tassativa"


La prima settimana di lavoro è ufficialmente passata e devo dire che mi trovo davvero bene.  Il capo è gentile e gli operai mi corrono dietro con i muletti se per caso andando a timbrare non li vedo subito e non li saluto. Comportamento che mi farebbe preoccupare se non sapessi che sono tutti bravissime persone. 
Oggi però c'è stato un episodio che mi ha dato un pò fastidio:
ha chiamato un cliente che cercava il mio titolare, il quale però non era in ufficio in quanto aveva una visita medica e ho chiesto al cliente di richiamare domani mattina. Dopo due minuti mi richiama e mi chiede di chiamare il titolare perchè a quanto pare (il titolare) lo cercava con una certa urgenza. Chiamo il titolare che mi butta già il telefono (non pensavo diversamente) e continuo con il mio lavoro. Dopo cinque minuti mi richiama questo cliente e mi dice di avermi inviato una mail e che devo "tassativo" stamparla. La mail non arrivava e lui ha cominciato ad agitarsi e per altre due volte mi ha ribadito che dovevo "tassativo" stampare la mail e farla trovare sulla scrivania del mio titolare.
Sorvolando sul "tassativo" al posto di "tassativamente"...Se ti ho detto che appena arriva sta benedetta mail la stampo e la lascio sulla scrivania del boss, vuol dire che la stampo e la lascio sulla scrivania del boss. E poi trovo molto maleducato quel tassativo.
Ma è lo scotto da pagare quando per lavoro si ha a che fare con la gente. Diciamo che finora non ho avuto grossi problemi, a parte lo "strigo di Biancaneve", un signore anziano che invece di entrare in ufficio mi appare sempre alla finestra dicendo con vocina da maniaco "Buongiorno amore/tesoro, che piacere vederti!" ed io penso solo "vattene via vattene via!"
Eccolo! Uguale! Ah ahaha!
Però sono felice che il titolare sia una persona davvero tranquilla e gentile, cosa che per esempio Maritino non può dire del suo (nè molta altra gente).
Insomma, sono soddisfatta. Speriamo continui così!


giovedì 16 ottobre 2014

Notiziona!

Ragassi/e! Notiziona! La vostra Peggy ha trovato lavoro! Inizio lunedì, per sei mesi sarò impiegata amministrativa in un'azienda in crescita. Per il momento si tratta di un part time pomeridiano di poche ore, ma continuo con il mio lavoretto della mattina e spero che arrivino dei miglioramenti in futuro.
Bisogna prendere quel che arriva! 
Intanto tiro un sospiro di sollievo perchè almeno riuscirò a risollevare un pochino le finanze, e cercherò di mettere da parte il più possibile...
Ieri per festeggiare ho addirittura offerto a Maritino un caffè! Eh già, ormai mi considero ricca! 
Sarà dura però dopo due anni riabituarsi a non avere i pomeriggi liberi. Con Maritino che lavora a turni era comodo essere a casa e avere tempo per pulire e preparare la cena che Maritino si porta via con calma. Ora dovrò cambiare di nuovo l'organizzazione delle cose e concentrare tutto in meno tempo. La dura vita delle donne...lavorare sul lavoro e lavorare a casa. Almeno non corriamo il rischio di annoiarci (di impazzire forse).
Baci!


venerdì 10 ottobre 2014

Il ricettario di Peggy Lyu: Suchete in tecia (ovvero zucchine al tegame?)

Ormai sono passate di stagione ma vi posto la ricetta che avevo preparato per voi mesi fa. Avrei voluto postarla prima ma ahimè, qui le cose sono piuttosto frenetiche e problematiche ed il tempo per respirare e la mente libera dai pensieri mancano.
Questa estate il papà di un mio amico mi ha dato un sacco di zucchine del suo orto. Credetemi, tutto un altro sapore rispetto a quelle di supermercato! Queste erano dolcissime e super buone. Me ne ha date talmente tante che avrebbero rischiato di andare a male (ehi, siamo solo in due umani e due gerbilli in questa casa!) quindi ho deciso di fare le suchete in tecia (termine bisiaco per questo piatto) e poi dividerle in porzioni e metterle in congelatore.
Necessiterete di:

-zucchine (a volontà)
-aglio (secondo i gusti)
-sale
-pepe
-olio evo

Lavate e tagliate le zucchine a pezzetti. Mettere un pò d'olio evo (coprite pure il fondo) in un tegame alto con due o tre (dipende da gusti e quantità di zucchine) spicchi d'aglio e mettete pure le zucchine.
Coprite con il coperchio e cuocete a fuoco basso mescolando di tanto in tanto
Le zucchine molleranno parecchia acqua

 e quando le vedrete belle molliccie e acquosa togliete il coperchio, salate e pepate a seconda dei gusti e continuate la cottura mescolando finchè l'acqua non si sarà assorbita (o evaporata?) un pò.
Se vi fa piacere togliete gli spicchi d'aglio. Io li lascio di solito perchè Maritino magna tutto :)
Et voilà! Di fianco alle zucchine trovate un contorno di broccoli e patate che ho preso surgelato tanto per provare (di solito non prendo niente di surgelato, questo è stato un esperimento: buono, lo farò io ora che sono tornati di stagione i miei amatissimi broccoli!)

CONSIGLIO: Quando non avete tempo e per caso vi ritrovate con una vaschetta di suchete in tecia in frigo...usatela come condimento per la pasta! E' proprio buona!






lunedì 29 settembre 2014

La donna invisibile

Non so a voi, ma a me capita spesso che quando sono in fila per qualcosa, quasiasi cosa-cassa del supermercato, posta, medico, mensa etc- la gente sembra non vedermi e passarmi davanti. Manco fossi la donna invisibile (magari! Se fossi come Jessica Alba certo avrei un sacco di problemi in meno, e riuscire a rendersi invisibile può avere i suoi vantaggi a volte). 
Come stamattina: ero dal medico per fare un'impegnativa per una visita per Maritino che ha mal di schiena. Ero tranquillamente in fila davanti alla scrivania della segretaria quando entra una signora, e mi si piazza davanti. Poi entra un'altra signora e chiede chi è l'ultimo in fila e la signora davanti a me "Ci sono solo io, non c'è nessun altro in fila". Ed io "in realtà ci sono io e anche prima di lei.". Entrambe le signore mi ignorano e pure la numero 2 mi si piazza davanti. Scatta l'atteggiamento passivo-aggressivo "Eh sì certo, perchè oltre che invisibile sono muta e tanto non ho di meglio da fare oggi che perder tempo qua a farmi rubare il turno." Niente. Non una parola nè uno sguardo. Ritorna la segretaria, la signora numero 1 fa le sue cose poi la due mi guarda e mi dice "Tocca a lei?". Io stavo per strozzarla. "Certo che tocca a me! Toccava a me anche prima se è per questo."
Ma io dico, rispetto per la gente? Evidentemente non si conosce questa parola. Che poi quello che mi da sui nervi è che non mi sono passate davanti persone che dovevano andare al lavoro di corsa (che in ogni caso avrebbero potuto chiedere se le facevo passare). No, pensionate!!! Ma io dico, non avete niente da fare dalla mattina alla sera a parte le pulizie di casa e i cavolacci vostri, fate perdere tempo a me che vista l'età si presume che lavori (o sia disoccupata alla costante ricerca di lavoro)?
Mi fanno imbestialire ste cose, anche se normalmente cerco di non prendermela troppo e non rispondere male alle persona ma non  è facile.
Vi lascio con un simpatico filmato di Bruno Bozzetto su ItalianiVsEuroper per quanto riguarda le file. Non se la prendano gli italiani innanzitutto perchè bisogna saper ridere ed è evidente che non tutti gli italiani si comportano così, poi perchè dai, effettivamente non si puà negare che sia vero...Io lo posto solo per far ridere, ma so che molti si sentono offesi a vedere questo video.
Poi altra cosa successa dal medico che mi fa sempre sorridere perchè succede SEMPRE. Allora, dovete sapere che il mio medico di base è giovana, non credo arrivi ai 50 ed è un tipo che piace parecchio alle donne. Attenzione non è certo:
Eh lo so che stavate pensando a loro... furbacchione/i...
Direi piuttosto che sembra uscito dagli anni 70.. è più così:
Lo conoscete George Harrison vero????
Vi dicevo, il mio medico è giovane e piace assai e quindi è pieno di pazienti. Poi insomma, è un bravissimo medico e su questo non si discute. Ha così tanti pazienti che ora è stato costretto a ricevere per appuntamento. Esce il primo appuntamento e il medico si attarda a chiamare l'appuntamento successivo (sarà stato sicuramente al telefono che suona in continuazione). Ed ecco che la signora sessantenne seduta alla mia destra sfoggia il suo sorriso più smagliante dice tutta emozionata "Non c'è nessuno dentro? Posso andare io?". Mamma mia. Lo trovo inquietante, fastidioso ed anche un pochino imbarazzante. Insomma, il dottore potrebbe essere suo figlio!



venerdì 26 settembre 2014

Maschere

Pirandello diceva:

" Imparerai a tue spese che lungo il tuo cammino incontrerai ogni giorno milioni di maschere e pochissimi volti."

Credo che alla gente faccia comodo vedere la maschera di chi ha di fronte invece del suo vero io. Tutti sono capaci di dire "Con me puoi parlare, a me puoi dire la verità.". Ma la verità che normalmente la gente non sa sopportare la verità. E' comodo che la persona che hai davanti non ti mostri le sue vere preoccupazioni, i suoi veri pensieri, le sue vere opinioni. E' facile quando la persona con chi parli si stampa in faccia un bel sorriso di circostanza e non ti sputa addosso i suoi crucci. Ma la maschera a volte può essere troppo pesante per essere indossata. A volte tutto quello che si ha voglia di fare è toglierla, lasciar cadere le lacrime e urlare a squarciagola la verità in faccia a chi non vuole ascoltare, far vedere le proprie ferite a chi non vuole vedere, far annusare il proprio dolore a chi non vuole ammettere che esista. Non tutti hanno questo lusso però. Spesso chi ci circonda ci costringe a nascondere il nostro vero io, i nostri reali pensieri perchè sono scomodi. Sono ritenuti "ridicoli". Oppure non collimano con le LORO aspettative e i LORO desideri.
E qual'è la cosa giusta da fare? Sputar loro in faccia la nostra verità o ingoiare il rospo, stringerci meglio la maschera sul volto e tacere per il quieto vivere?
Io personalmente lo odio il quieto vivere, ma mi rendo conto che non si può sempre dire la verità, perchè spesso quelli che ci impediscono di dirla non lo fanno con cattiveria. Lo fanno ingenuamente e dispiace farli star male. Ma quindi vuol dire che dobbiamo stare male noi per non far star male loro? Quanl'è quella linea che divide il giusto egoismo con l'autolimitazione per una buona causa?

martedì 23 settembre 2014

Delusioni e novità

Lunedì ho ricevuto una grossa delusione. Eh sì. Non ve l'avevo detto ma mi ero iscritta all'esame di ammissione per l'università e non sono stata ammessa. Quello che mi ha fatta restare male è che ho fatto un buon punteggio! Se lo volete sapere è stato 61/80 e non è per niente distante da quello ottenuto dal primo in graduatoria. Infatti non sono stata ammessa per poche posizioni. Insomma, ce l'avevo quasi fatta ed è stato questo quasi a farmi restar male.
Però posso dire di essere orgogliosa di me perchè ho avuto solo due settimane per prepararmi ed il risultato è stato ottimo. Certo, non sono d'accordo con il metodo di selezione perchè i test di cultura generale li trovo poco efficaci per capire la preparazione di una persona. Secondo me dovrebbe esserci un test più preciso in modo da essere certi che passano i più preparati. Ma vabbè, così è andata e non ci posso far niente.
Ma passiamo alla novità...
Per il nostro terzo anniversario Maritino mi ha fatto un regalo che volevo farmi da anni ma ahimè mi mancano sempre i soldi...
Mi ha regalato...un nuovo tatuaggio! Ma non uno qualsiasi...eh no... Mi sono tatutata una pin up, per la precisione un'illustrazione di Gil Elvren. Non ve lo mostro perchè non è finito e ci ho fatto una modifica e non vorrei che qualcuno lo utilizzasse per tatuarselo. E io sono piuttosto gelosa dei miei tatuaggi lo ammetto. A novembre andrò a finirlo, per ora non vedo l'ora che la schiena mi guarisca (ieri mentre bevevo il caffè in bar con Maritino mi sono ritrovata la maglia con una bella macchia si siero...bleah!).
Insomma, sono felice del tatuaggio perchè lo volevo fare da tanto ma significa ancora di più per me perchè me l'ha regalato Maritino... Ora ditemi, non merita sposarlo di nuovo?

domenica 14 settembre 2014

Le mie recensioni episodio 8: Doctor sleep di Stephen King

Rieccoci alle prese con una mia recensione, ben consapevole che non sono proprio brava (proprio per niente) a recensire qual si voglia libro o film. 
Oggi vi parlo dell'ultimo lavoro del genio, del re...del dio della scrittura: Stephen King.
Ho appena finito di leggere "Doctor sleep", seguito del famosissimo "Shining" di cui vi ho parlato in questo post.
Iniziamo parlando della copertina. Non è bellissima? E rappresenta per bene quello che troverete nel libro. la donna con il cappello, il fumo (che in realtà nel libro è chiamato vapore), lo sfondo nella tonalità del rosso e del nero. Insomma, a me piace parecchio. Anche perchè parlando onestamente si trovano un sacco di bei libri con copertine bruttine.
Il libro si apre con Danny di circa otto anni che vive in un piccolo appartamento in Florida con la madre Wendy. Continua ad avere le visioni e gli ospiti dell'Overlook hotel continuano a fargli visita. Ma il suo vecchio amico e salvatore Dick Hallorann gli insegna a chiuderli in tante cassette di sicurezza all'interno della sua mente. Dettaglio che verso la fine del libro sarà fondamentale.
Il libro si sposta temporalmente molto in avanti con Wendy ormai deceduta e Danny che ha seguito le orme del padre Jack ed è diventato ormai un alcolizzato. La sua vita è fatta di sbronze, scelte sbagliate e viaggi. Fino a fermarsi nel 2001 a Frazier, nel New Hampshire dove troverà lavoro prima come operaio nei giardini pubblici poi come inserviente nell'ospizio "Helen Rivington". Grazie all'ex datore di lavoro e all'aiuto dell'amico Billy Freeman riesce ad uscire dal tunnel dell'alcolismo e a frequentare gli alcolisti anonimi.
All'ospizio Dan è chiamato "Doctor sleep", dottor sonno, perchè grazie alla sua luccicanza e ad un gatto che sembra capire quando una persona sta per morire, riesce ad accompagnare i pazienti verso il loro viaggio finale.
Negli anni viene contattato da quella che capisce essere una bambina con il dono della luccicanza molto più forte della sua e che conosce bene come Abra Raffaella Stone quando lei gli chiede aiuto perchè divenuta preda dal "vero nodo", una specie di setta che gira l'America in camper per uccidere e succhiare il vapore di bambini con il dono della luccicanza. Il vapore dovrebbe essere l'essenza della luccicanza e assicura al vero nodo l'immortalità. Abra assiste telepaticamente all'omicidio di un bambino di undici anni e viene scoperta dal leader, Rose "Cilindro", del Vero nodo, quando entra nella sua testa.
Abra e Dan riescono a scoprire chi e cosa fa il vero nodo, colpevole del rapimento di migliaia di bambini.
Con il loro ultimo omicidio però il vero nodo viene infettato dal morbillo ed è quindi vicino all'estinzione (passatemi il termine) e pensa che Abra sia il loro vaccino data la potenza della sua luccicanza.
Abra e Dan con l'aiuto di Billy Freeman, John Dalton (medico di Abra) e Dave (il papà di Abra) dovranno riuscire a sterminare il vero nodo e per farlo Dan sarà costretto a tornare dove una volta sorgeva l'hotel Overlook.
Le mie impressioni sul libro:
Inutile dire che mi è piaciuto. Perchè lo sapete già! King è riuscito a rendere il libro interessante e nuovo nonostante l'enorme rischio di fallimento. D'altronde "Shining" è stato un capolavoro e la possibilità che il seguito fosse una schifezza era piuttosto alta. Ma il buon vecchio Stephen riesce sempre a non deluderci.
ATTENZIONE SPOILER!!!
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Fa dispiacere la morte di Wendy e di Dick Halloran, e fa davvero tristezza che Dan prenda il vizio del padre ma fortunatamente ne esce. Interessante come Stephen King spieghi per bene i dodici passi degli alcolisti anonimi. Ma essendo lui stesso un alcolista ed avendo più volte rappresentato i suoi protagonisti con tale problema non ci stupisce.
Simpatica la svolta alla Beautiful alla fine del libro ma diciamocelo, c'era un pò da aspettarselo, anche se non dispiace ecco.
Abra: un pò inquietante devo dire, forse più inquietante rispetto al piccolo Danny di "Shining", ma è un bel personaggio alla fin fine. Non mi è piaciuta molto Lucy, la mamma di Abba, ma insomma, non possono mica essere tutti super simpatici!
Non mancano le lacrime nemmeno in questo libro, quindi fazzoletto alla mano (o forse sono io che mi commuovo troppo facilmente).
Il libro è pieno di colpi scena e quindi non ci si annoia mai.
Dunque: leggetelo!



venerdì 5 settembre 2014

I miei telefilm #4: X-Files - Parte prima

Ecco, ora lo sapete. Il mio grande segreto (che in realtà non è per niente un segreto visto che lo sanno anche i muri). Uno dei miei telefilm preferiti è X-files.
Esce negli Stati Uniti nel 1993 e in Italia nel 1994 e nasce dalla mente di Chris Carter, giornalista sportivo che da poco era entrato a far parte della Fox. X-Files è una serie incentrata su una serie di casi inspiegabili quasi tutti contrassegnati dal classico (classico dopo questa serie) complotto governativo. X-Files è la sezione dell'FBI affidata all'eccentrico e visionario Fox Mulder (David Duchovny) con l'ausilio di Dana Scully (Gillian Anderson), che affronta il tutto con  un approccio più scientifico. Tema centrale della serie quindi diventa anche la lotta tra razionalità e fede, intesa non come fede religiosa, ma fede in quello che non possiamo vedere o che crediamo impossibile. Il fatto che la coppia di agenti fosse formata da un uomo ed una donna ha tenuto alta l'attenzione per la serie, facendo sperare e pregare il pubblico perchè i due finissero insieme. Alta è infatti la tensione sessuale tra i due durante le varie stagioni, ma bisogna aspettare trepidanti fino all'ottava perchè avvenga qualcosa.
Siete pronti per un post lunghissimo? No? Vediamo come me la cavo o se vi presento questa serie bellissima in due puntate...

STAGIONE 1

Fox (lo spettrale) Mulder è ossessionato dalla scomparsa della sorella che è stata rapita quando aveva otto anni e non è mai stata ritrovata. Lavora nella sezione dei casi inspiegabili dell'FBI che è relegata ad un piccolo studio nello scantinato. Gli viene affiancata la collega Dana Scully, medico ed insegnante all'università di Quantico che ha il compito di fare rapporto ai vertici sul suo operato e controllare le sue teorie "poco ortosse".
I due affronteranno casi davvero misteriosi e bizzarri ma tra i due sembra non esserci grande affinità. Scully però dovrà mettere da parte il scetticismo davanti a certe cose. Già dalla prima puntata incontriamo un personaggio che sarà fondamentale nella storia della serie e che manterrà un velo di mistero per la maggior parte del tempo. Parliamo dell'Uomo che fuma (William B. Davis), antagonista della serie e personaggio emblematico. Dalla seconda puntata ecco un altro personaggio importante che spunta: Gola Profonda (Jerry Hardin), un informatore che farà conoscere a Mulder e Scully parte del complotto governativo. Tra i due agenti agenti l'affinità non tarda ad arrivare e così pure un riuscitissimo esempio di Ust (Unresolved Sexual Tension- la tensione sessuale irrisolta di cui vi parlavo.

STAGIONE 2
La prima stagione ci aveva lasciato con l'amaro in bocca a causa della chiusura degli X-Files e nella seconda stagione vediamo i nostri eroi alle prese con altri incarichi. Scully la vedremo poco o comunque impegnata in autopsie o seduta alla scrivania perchè le riprese coincidono con la gravidanza dell'attrice (che ha rischiato di perdere il ruolo e successivamente si è vista preparare un contratto in cui si impegnava a non restare incinta per le riprese delle future stagioni). Nel quinto episodio della stagione Scully viene rapita da un oggetto non identificato. In realtà è un trucco dell'Uomo che fima che la sottopone a esperimenti. Scully viene ritrovata tre mesi dopo in coma. Gli X-files vengono riaperti e Mulder viene a scoprire informazioni su come il governo abbia occultato le prove dell'esistenza degli alieni. Trova anche un vagone pieno di cadaveri alieni che però viene presto fatto sparire. L'uomo che fuma fa insinuazioni sul fatto che il padre di Mulder facesse parte della cospirazione governativa.
L'ultima puntata, insieme alle prime due della terza stagione andranno a creare una vhs, commercializzata come film tv dal titolo "X-Files: il file da non aprire".

STAGIONE 3
Quì il gioco comincia a farsi duro. Mulder scopre l'esistenza del Consorzio, un'organizzazione che ha cospirato con gli alieni per la colonizzazione della terra e che vuole diffondere un virus alieno che si annida nelle piantagioni di granoturco. Già nei primi episodi si comincia a parlare della creazione di una super razza, fatta di ibridi uomo-alieno. Conosciamo quindi l'Uomo distinto (John Neville), uno dei principali mebri della cospirazione.
Scully intanto viene informata da Mr. X (Steven Williams) che l'impianto che le era stato rimosso dal collo è un chip di produzione giapponese che Scully scopre poi essere stato impiantato a tutte le donne di Allentown che incontra nella nona puntata. Nel frattempo Mulder scopre che in passato sua madre e l'Uomo che fuma hanno avuto rapporti.
STAGIONE 4
La cospirazione diventa sempre di più il fulcro della serie e si comincia a parlare di api africanizzate create per diffondere il virus alieno. Mr.X ci saluta, ucciso dall'Uomo che fuma, e appare Marita Covarrubias (Laurie Holden) come nuova informatrice. Nel doppio episodio intitolato "Tunguska" Mulder scopre che nel 1908 una palla di fuoco è caduta proprio a Tunguska, dove il nostro eroe viene sottoposto a esperimenti, atti a trovare il vaccino a questo misterioso virus alieno. Ovviamente si salva ma nel frattempo è Scully a preoccupari perchè scopre di essere malata di un cancro incurabile causato dalla rimozione del chip. Pure le donne di Allentown hanno contratto il cancro e sono morte. Scopre anche però che durante il suo rapimento è stata sottoposta ad una superovulazione e che i suoi ovuli sono stati rimossi per esperimenti sulla riproduzione. C'è una bellissima puntata,la numero 7, in cui uno dei Guerrieri solitari, amici  e aiutanti di Mulder, mette insieme i pezzi di alcuni segreti dell'Uomo che fuma, raccontando buona parte della storia americana.

Bene, sarò clemente e terrò il post in due puntate.
Per finire però vi racconto un paio di cose. In Italia X-Files è uscito nel 1994. Io avevo 7 anni all'epoca eppure mia mamma mi ha lasciato guardarlo dalla prima puntata. Non me ne sono persa una. Qualche anno dopo però, riguardando la serie, ho scoperto che un mio sogno ricorrente era frutto dei ricordi di una puntata della sesta stagione. Certamente la serie mi ha segnata! 

venerdì 29 agosto 2014

Il ricettario di Peggy Lyu: hummus

Ciao amici! Oggi vi propongo un'altra ricetta etnica... l'hummus!
Vi serviranno pochi ingredienti:

-una confezione di ceci lessati
-uno spicchio d'aglio
-il succo di mezzo limone
-sale
-un cucchiaio di tahin
-prezzemolo a scelta
-cumino
 -olio evo
-paprika dolce

E vi servirà un frullatore ad immersione.

Mettere a soffriggere nell'olio evo lo spicchio d'aglio ed i semi di cumino (a piacimento la quantità..io abbondo).
Poi aggiungere i ceci e la paprika dolce in modo che si insaporiscano per bene. Basta solo scaldarli un pò che prendano sapore.


Sì, lo so. La padella fa schifo...si è annerita e non torna più bianca. Ma vi assicuro che è pulita eh!
Bene, fatto questo mettete il tutto (aglio compreso) in una ciotola, preferibilmente alta e aggiungete un cucchiaio di tahin. Io il tahin l'ho fatto in casa, frullando i semi di sesamo tostati all'olio d'oliva. In alternativa i più pigri posso sempre aggiungere i semi di sesamo al cumino a inizio preparazione facendo attenzione a non bruciarli.
Aggiungere poi il sale, il prezzemolo, il succo di limone e se vi va un poco di olio evo crudo. Io decido sempre alla fine se aggiungerlo, basandomi sulla consistenza dell'hummus.
Frullare il tutto e sarà pronto.
Ottimo spalmato su fette di pane tostato...
Potete consumarlo come secondo, magari dopo un buon piatto di minestrina di Peggy Lyu :)
Ma vi dirò, a me riempie così tanto che lo tengo come primo e unico piatto. Raramente mangio un pò di pomodori e cetrioli dopo. O insomma, un'insalatina di stagione.
Spero vi piaccia!