lunedì 6 febbraio 2012

Cartoni animati #5

Buongiorno! Lunedì freddo anche questo...e per domani qui han previsto neve, anche se lo dicono da una settimana ma per il momento la mia sembra l'unica regione graziata da tale evento.
Oggi vi propongo un classicone, uno dei miei preferiti tra i cartoni con le famose principesse:
Titolo: Cenerentola. Titolo originale: Cinderella. Anno: 1950 (^_^). Regia: Clyde Geronimi, Wilfred Jackson, Hamilton Luske. Casa di produzione: Walt Disney Productions. Musica:  Paul J.Smith e Oliver Wallace(colonna sonora), Mack David, Jerry Livingston e Al Hoffman (canzoni).

Classica voce narrante all'inizio della storia, che racconta che in un paese lontano lontano (e questa cosa mi ha sempre turbato....dov'è sto paese? Perchè può essere in Tanzania come in Nebraska come in Mongolia..) in una bella casa viveva un ricco signore rimasto precocemente vedovo con la figlia. L'uomo si risposò con una vedova che aveva già due figlie, Anastasia e Genoveffa, che, alla morte dell'uomo, prenderà il comando della casa costringendo sua figlia a lavorare come serva in casa, e la soprannominerà Cenerentola.  Fine della voce narrante.
Cenerentola riesce a sopravvivere alla tristezza ed alle umiliazioni grazie alla sua fervida immaginazione che la fa sognare di vivere in un bel castello e grazie ai suoi amici animali, topi (tra i quali spiccano Giac e Gas Gas, un topone ciccioso), uccellini, un cane ed un cavallo, che le tengono compagnia e la adorano. Un giorno a palazzo viene organizzata una grande festa dal Re per trovare moglie al figlo e vengono invitate tutte le ragazza in età da marito (cioè quanti anni hanno???). La matrigna da a Cenerentola il permesso di andare alla festa, sapendo che non riuscirà mai ad andarci, perchè la sommerge di lavori domestici. I topolini e gli uccellini però le faranno una sorpresa, sistemano per lei un vecchio vestito che apparteneva alla mamma di Cenerentola, usando scampoli e sciarpe e collane che le due sorellastre gettano perhè non vogliono più e lei riesce a prepararsi per la festa. Quando raggiunge sorellastre e matrigna per uscire, le due ragazze si lamentano con la madre perchè non la vogliono e la madre fa notare loro di cosa è fatto il vestito di Cenerentola. Le due si arrabbiano e le strappano letteralmente il vestito di dosso, per poi andarsene felicemente alla festa. Cenerentola corre a piangere in giardino, dove appare la fata Smemorina, madrina di Cenerentola che trasformerà una zucca in una bellissima carrozza, quattro topolini in quattro splendidi cavalli, il cane Tobia in un lacchè e il cavallo in un cocchiere. E per Cenerentola crea un abito meraviglioso di tulle tutto luccicante e delle scarpette di cristallo, ma la avverte che la magia durerà solo fin mezzanotte.
Cenerentola va alla festa, dove viene subito notata dal principe, annoiato dalla miride di ragazze che fanno la fila per conoscerlo. Ballano insieme per tutta la sera ma poi a mezzanotte deve fuggire a casa,senza sapere di aver ballato con il principe. Correndo perde una scarpetta, che viene recuperata dal granduca. Arrivata a casa tutta la magia è svanita, lei è di nuovo vestita di stracci, la carrozza è una zucca ormai distrutta e gli animali sono tornati alla normalità. Le rimane però una scarpetta, in ricordo della serata. Il Re emana un ordinanza che ordina a tutte le ragazze del regno in età marito di provare la scarpetta di cristallo, e colei che la calzerà diventerà moglie del principe.
A casa di Cenerentola le ragazze impazziscono e si preparano con fervore per l'arrivo del granduca, ma Cenerentola è sulla nuvole, e mentre canta la canzona che ha ballato la sera prima la matrigna si rende conto che la misteriosa ragazza di cui il principe si è innamorato è lei. La rinchiude così nella sua stanza nella torre. I topolini Giac e Gas Gas  cercano di recuperare la chiave che è nella tasca del vestito della matrigna. Nel frattempo arriva sfinito il Granduca Monocolao per far provare la scarpetta a Genoveffa ed Anastasia. Giac e Gas Gas recuperano la chiave, ma proprio davanti la porta di Cenerentola il gatto Lucifero li blocca, arriva in aiuto Tobia, il cane che fa volare Lucifero dalla finestra. Cenerentola esce finalmente dalla camera e raggiunge il Granduca che è sulla porta pronto per andarsene in quanto nè Genoveffa nè Anastasia sono riuscite a calzare la scarpetta. Ma la matrigna fa inciampare l'assistente del Granduca al quale cade la scarpetta che si disintegra sul pavimento. Lui si disperà perchè ha paura che il Re gli taglierà la testa, ma Cenerentola tira fuori dalla tasca l'altra scarpetta con sgomento della matrigna e delle sorellastre e la indossa. Il film si chiude con Cenerentola ed il Principe che escono di corsa dalla chiesa per salire in carrozza, e ovviamente Cenerentola perde di nuovo la scarpetta, recuperata dal suocero in lacrime di gioia.
A me Cenerentola è sempre piaciuto. Adoro i topolini che cantano e poi io sono un pò come lei: perdo anch'io la mia scarpetta! Ho i piedi piccoli e le scarpe mi stanno sempre grandi...











Una volta avevo un criceto bello ciccione, si chiamava Pablito, ma a casa lo chiamavamo Gas Gas!

1 commento:

Patrizia ha detto...

ciao bella!
Cenerentola è al secondo posto nella classifica della mia bambina (io invece la preferisco a Biancaneve!).
un bacio