Per dovere di informazione Klapa, (in realtà clapa) in triestino significa gruppo, in genere un gruppo di amici. Detto questo parto con il mio racconto...
Sabato mattina sveglia presto (6.45!), colazione,
vestizione, lenti a contatto, antizecche e via. Arriviamo a Monfalcone per
incontrare i bisiachi per poi trasferirci in quel di Basovizza. Sappiamo già
che M. non verrà perchè è stato incastrato al lavoro. L’appuntamento è per le
8.15 davanti al negozio di A.. Alle 8.20 non si vede ancora nessuno ma un sms
di A. ci avvisa che lui sta male e non viene, e che pure E. ci bidona mentre D.
e Z. non hanno confermato ma non vedendoli supponiamo non vengano neppure loro.
Telefoniamo quindi a G. che è ancora a casa! Ma lo andiamo a prendere, e
riusciamo a recarci a Basovizza in perfetto orario dove ad attenderci ci sono
Fanta (non è il suo nome, ma la chiamo così..userò i nickname per far prima)
che non vedo pedalante da un sacco di tempo causa problemi di salute che si
stanno pian piano risolvendo, Bacolo e Diabolik, Metalman(lo chiamo così perché
a dire la verità non mi ricordo come si chiama) e ci raggiunge pure Andrè,
gemello di Diabolik che avevamo incrociato per strada e salutato scambiandolo
per il fratello (pure lui aveva detto che non sarebbe venuto) e Ammiraglio, che
in teoria avrebbe dovuto fare un altro giro, quindi mi ha sorpreso vederlo.
Incontriamo pure St. che non sapeva che saremmo stati li quel giorno e si è
unito a noi all’ultimo. Insomma, ne abbiamo persi 3 ma guadagnati altri 3!
Totale: 10 biker..una bela klapa insomma! Basovizza è la Mecca
dei ciclisti/Bikers..un casino stratosferico! Montiamo in sella e imbocchiamo
il primo sterratone che ci porta ai piedi del Cocusso (Kokos). Già mi vien male
a pensare alla salita che mi aspetta..Ma mi faccio coraggio e con la calma la
affronto..alcune soste ma mai a spingere a bici a piedi..cosa che invece ha
dovuto fare Metalman con la bici da discesa..Pedalarla in salita è praticamente
impossibile. Arrivo finalmente in cima con un leggero jetlag rispetto agli
altri che stanno già tracannando le loro radler seduti comodamente sulle panche
del rifugio. Maritino mi prende il mio premio: l’acqua alla mela verde! Io la
adoro…che ci devo fare? Io la birra non la bevo!
In quel momento ecco arrivare Ditiz che è arrivato tardi al
ritrovo ma che si è fatto tutti i 5 km di salita in un batter d’occhio..d’altra
parte sabato io ero l’unica bleda..tutti biker super forti ma per fortuna
pazienti e mega simpatici (3/4 di loro triestini e muggiesani..stile “I wanna
rock’n’roll all night!”). St. ci abbandona…la figlia finisce scuola prima e non
vuole lasciarla sola troppe ore. Inforchiamo di nuovo i nostri mezzi e siamo
pronti per salire il Castellaro ma… G. si prende una zecca che Bacolo toglie A
MANI NUDE!!!! Altro che doctor House!(Che poi Bacolo è medico per davvero! Ottimo girare in bici con un medico..non si sa mai) E Ditiz scopre di aver forato. Un gruppo
enorme di bikers è li che ci osserva ma se ne va presto da dove siamo arrivati
noi. Zecca levata e camera d’aria cambiata ripartiamo. La salita del Castellaro
è dura, tutta "grembani" e pietre, tronchi caduti e rami, e terreno umido a cause
delle pioggie recenti. Arrivati in cima foto di gruppo, vestizione con le
protezioni per chi le aveva (io no) e via inizia la discesa! Un paio di tratti particolarmente ripidi li
ho fatti a piedi (ma meno dell’ultima volta in cui sono stata li) e per un pelo
mi ribaltavo perché all’ultimo mi son spaventata, ho frenato mettendo il piede
a terra..il peso si è inevitabilmente spostato in avanti facendomi quasi
ribaltare. Per fortuna sono riuscita a tener la bici. Arrivati a Pesek io volevo
tagliare e ritornare a Basovizza e far finire agli altri in giro in santa pace
per non rallentarli, ma Fanta mi ha minacciata di morte lenta e dolorosa quindi
mi son fatta coraggio e pur essendo stanca ho fatto pure il famoso Salamandra.
Bellissimo. Discesa non difficilissima ma molto simpatica da guidare. Arrivati
a Draga S.Elia ci è toccata la lunga salita su asfalto che ho fatto molta
fatica a fare perché ormai le mie batterie erano scariche. A Basovizza salutati
tutti abbiamo ripreso l’auto e siamo partiti per tornare a Monfalcone.
Una mattinata bellissima! Mi sono divertita tantissimo ma
anche stancata un botto..Ma ne è valsa la pena! Non vedo l'ora di ripetere.. Niente foto però..ancora non me le hanno passate quindi accontentatevi del racconto!
2 commenti:
eeeehhhh no,io volevo le foto!!
cmq visto che ti dice la suz sempre:ti sottovaluti!!! :))
anche io voglio le foto!!!
grande peggy e granda clappa;-)
ciauuu... certo che pedalate, e pure bene!!!
Posta un commento