sabato 25 agosto 2012

La nostra avventura austriaca

Ora che ho un pò di tempo vorrei raccontarvi del nostro week end in Austria per vedere i Cure.
Partenza alle 5 da casa nostra io e Maritino, corsa a prendere R. e poi da M.. Carichiamo l'auto di M. con i nostri bagagli, accendiamo l'autoradio e attacchiamo i Cure e si parte! Solito quartetto di fan sfegatati dei cure più un piccolo compagno di viaggio un pò stravagante:
Sosta in autogrill a comprare la vignetta austrica e passiamo il confine senza nemmeno accorgercene. Il paesaggio cambia drasticamente, così come l'autostrada che è piuttosto stretta e mal asfaltata. Il viaggio è lungo ma in auto con Maritino, M. e R. non ci si annoia di certo. Varie soste in autogrill per bere qualcosa di fresco, mangiucchiare una merendina e riposarci prima del cambio del pilota sono d'obbligo ma ci offrono uno scorcio della vita austriaca piuttosto interessante. Innanzitutto l'autogrill si trova su un solo lato dell'autostrada al contrario di quelli italiani, e sono indubbiamente più puliti e pittoresci. Ecco un esempio:
Poi devo dire che gli austriaci, così come i tedeschi sono piuttosto particolari nel vestire...ho visto una signora che sembrava uscita da "Heidi". E altra cosa interessante, guardando le famiglie hanno una media di tre figli e mezzo.  Davvero! Le famiglie erano composte da mamma, papà, e tre figli e magari il quarto era in arrivo. Per di più quasi tutto avevano un cane, e ai lati degli autogrill c'erano delle aree apposite per far giocare bambini e altre per i cani. Tutti gli autogrill avevano la sala fumatori (che io ho evitato come la peste).
Altra cosa positiva, la presenza costante di pale eoliche..che secondo me non rovinano affatto il paesaggio ma anzi si integrano piacevolmente.
Molto verde:prati, bosci e mucche e capre e cavalli tutti visibili dall'autostrada. Man mano che ci avvicinavamo alla meta l'emozione era palpabile.
Dopo sei lunghe ore di viaggio giungiamo a destinazione e già iniziano le prime preoccupazioni. L'albergo è frequentato dai peggio camionisti, ed io, unica donna e nemmeno da buttar via, vengo squadrata come se fossi una fiorentina su un piatto di rucola. Piuttosto inquietante...C'è il check in automatico che si effettua presso una macchinetta all'ingresso che però non accetta il pagamento con i nostri bancomat e carte di credito. Decidiamo di andare a pranzare e pensarci più tardi. Troviamo una piccola "osteria" che da fuori non ispirava granchè, e nemmeno dentro, ma veniamo accolti da una gentile signora che appena capisce che non sono austriaca (l'aspetto inganna) mi fa la gentilezza di parlare lentamente e mi corregge quando sbaglio qualche parola in tedesco. Riesco a ordinare da bere e da mangiare per quattro persone senza troppi problemi, anche se non capisco cosa c'è nella frittata che ho ordinato. Dal tavolo possiamo sentire il cuoco che batte la carne per le cotolette che hanno ordinato R. e M. e scopriamo che tutto è super fresco e cucinato al momento. Addirittura ci portano il contorno compreso nel prezzo. Per me insalata con cipolla già condita e molto buona, per R. e M. insalata con cappucci, pisellini, carote e patate lesse. Arrivato il pranzo a tavola scopro con piacere che la mia frittata e con i funghi e che....è buonissima! Ma molto abbondante così deve finirla Maritino. Torniamo all'albergo ma la macchinetta è ostinata e non ci accetta il pagamento ma per fortuna R. si intestardisce e cerca qualcuno. Trova una ragazza di cui non ho ben capito il ruolo la quale ci fa il check in e ci da le chiavi. Saliamo nelle stanze giusto per metter via i bagagli, cambairci e rinfrescarci e ci dirigiamo verso il luogo del festival. 
Li troviamo...le bestie....gente ubriaca e strafatta ovunque. Vediamo anche due auto italiane! Tantissima gente ovunque e caldo e io inizio a preoccuparmi, specie quando il ragazzo che controlla i biglietti fa buttar via le due bottiglie d'acqua a Maritino. Io cerco di corromperlo ma lui non ne vuole sapere...Però non si accorge che in fodo al mio zaino ce n'è un altra da 1l e mezzo e passo il controllo indenne anche perchè dopo aver aperto lo zaino non lo lascio metterci le mani dentro: "Non sei un poliziotto e non sei autorizzato a perquisirmi." Gli dico, spostando da sola la felpa che c'è dentro per fargli vedere che non ho acqua nello zaino (sì, in realtà c'era ma non lo sapevo nemmeno io. Pensavo l'avesse tutta Maritino che ha preparato gli zaini ). Una volta dentro scopriamo che un misero bicchiere d'acqua GASSATA (io la odio...la bevo solo naturale perchè il gas mi fa male allo stomaco) costa 1.70 € + 1 € di cauzione per il bicchiere..Ammazza oh....
Bene, ci dirigiamo velocemente dentro il pit sotto il palco dove per fortuna c'è ombra (intelligenza austriaca:il palco copriva il sole...mitici!).
Riusciamo a vedere la fine del concerto dei Glasvegas:
Poi gli Hot Chip:

I Bloc Party:
Poi un terribile gruppo tedesco che è piaciuto parecchio e che ha fatto letteralmente impazzire il pubblico ma che io mi sono categoricamente rifiutata di fotografare...se vi può interessare si chiamano Sportfreund Stiller.
E poi finalmente raggiungiamo il palco e arrivano loro....
Ecco a voi un paio di foto del concerto:
                                         
                                           Il pubblico visibile..in realtà eravamo in tantissimi!








Il concerto è stato bellissimo ed io me lo sono goduto fino in fondo..Ho cantato e ballato cosa per me davvero insolita. Peccato che mi son venuti 10 minuti di crisi di sonno proprio durante una delle mie canzoni preferite..stavo per collassare sul tipo davanti a me. Comunque c'è da dire una cosa. Nonostante fossi davvero sotto il palco, nessuno mi ha spintonata o dato fastidio, a parte una tipa che mi dava pugni sulla chiappa sinistra cercando di farmi stufare...si è stufata prima lei e se ne è tornata dietro...col cavolo che la facevo passare davanti dopo 600 km di viaggio!!!!!!!!!!!!!!!
Tornati all'albergo circa alle 2 del mattino alle 5 uno dei camionisti ubriachi è collassato davanti alla porta della mia stanza facendo rumori assurdi che provenivano da varie parti del suo corpo e poi si è messo a bussare alle porte. Non è stato piacevole. 
Il mattino dopo, colazione, pranzo e di nuovo in viaggio verso casa. Però mi è presa la crisi brutta di emicrania e mi son fatta il viaggio di ritorno in lacrime.
Ne è valsa comunque la pena di rivedere i Cure in Austria! E mi devo fare i complimenti per aver consultato il dizionario quasi per niente.





2 commenti:

suz_stars ha detto...

beeello!!
colgo l'occasione x un pensiero random:ora abito in trentino,quindi mi è capitato diverse volte di andare sia a merano/bolzano,sia in austria.pochi chilometri separano queste tre locations,eppure c'è una cosa che non mi convince:xkè in austria se parli italiano cercano di aiutarti e non ti sbattono le porte in faccia,mentre in sud tirol ti snobbano alla grande??????anzi,a voler essere proprio onesti ti guardano come se fossi una cacca appiccicata al tacco della scarpa,anche se entri nel loro negozio/bar/ristorante/quello che è x spendere dei soldi che finiscono nelle loro tasche.
questa cosa oltre a farmi venire voglia di spaccare qualche testa mi lascia anche parecchio confusa.

Peggy Lyu ha detto...

ti dirò di più: in un autogrill la signora ci parlava in italiano...
quello che c'è li in Trentino è secondo me un "campanilismo " inutile..non ne vedo il motivo. Siamo tutti parte di uno stesso mondo quindi dovremmo trattarci tutti con rispetto maggiore