Ho deciso di aprire una nuova “sezione” del mio blog. Finora
ho sempre presentato la mia wishlist dei libri, ma credo sia giunto il momento
di cominciare a recensire quelli che sto effettivamente leggendo. Preciso che
io non sono una giornalista quindi le mie non intendono essere recensioni vere
e proprie o di un certo livello. Non ho l’arroganza di dire che quello che io
penso di un libro sia la verità pura. Le mie “recensioni” saranno semplicemente
le mie impressioni di ciò che ho l’opportunità di leggere.
Bene, vorrei cominciare con un classico. Mia zia mi ha
prestato “Jurassic Park” di Michael Crichton. Sapete già che ho apprezzato
tantissimo il film di Spielberg, ma il libro è mille volte meglio. E’ anche
parecchio diverso.
Il libro è diviso in quelle che Crichton chiama “iterazioni”
e sono sette. La storia in realtà non è proprio come quella del film. Inizia
con un operaio che viene portato in un laboratorio in un’isola del Costa Rica
in condizioni gravissime. La dottoressa che lo prende in cura nutre subito dei
dubbi sulla natura dell’incidente, non credendo che l’uomo sia finito sotto una
scavatrice, ma intuendo immediatamente che lo sfortunato ha subito un attacco
da qualche animale, grazie anche alla sconclusionate parole che l’uomo dice in
punto di morte. Scatta delle foto ma la macchina fotografica viene fatta
sparire. Poi la storia più o meno la sapete: l’anziano e ricco John Hammond ha
messo in piedi un parco divertimenti le cui attrazioni sono i dinosauri,
clonati utilizzando il dna trovato nelle zanzare imprigionate nell’ambra e
combinato con quello di altri animali per finire i filamenti che naturalmente
non trovano interi. Vengono invitati a visionare il parco i suoi consulenti, il
dottor Alan Grant e la dottoressa Ellie Sattler, paleontologo e paleobotanica,
il matematico Ian Malcom e l’avvocato che detiene una quota del progetto Donald
Gennaro, insieme anche ai nipoti di Hammond Tim e Lex. Nel frattempo il lettore
scopre che il responsabile del sistema informatico dell’isola (Isla Nublar) dov’è
situato il parco, Nedry, viene corrotto dal dottor Lewis Dodgeson per trafugare
embrioni di dinosauro. Insomma, durante il giro turistico tutto sembra
affascinante e perfetto, nonostante Ian Malcom continui ad avere dubbi sulla
riuscita del tutto, adducendo alla teoria del caos che viene spiegata per filo
e per segno durante tutto il libro. Insomma, come sapete il dottor Malcom
dimostrerà di avere ragione, sebbene Hammond negherà fino alla fine, quando
Nedry per trafugare i famosi embrioni non bloccherà tutti i sistemi di
sicurezza spegnendo la corrente a tutto il parco, recinti compresi,e gli
animali riusciranno ad uscire creando varie morti. In realtà Malcom dice già da
prima dell’incidente che gli animali sono usciti dai recinti e scoprono pure
che sebbene siano stati creati tutti di sesso femminile per impedire loro di
procreare, questi si sono in effetti moltiplicati autonomamente. Secondo il
dottor Grant è a causa dell’unione tra il dna di dinosauro e quello di rana,
essendoci alcuni tipi di rane che cambiano sesso durante la loro vita, e la
colpa può essere anche un meccanismo di difesa dall’estinzione.
La finisco qui con il riassunto perché mi rendo conto di
stare facendo un po’ di confusione e naturalmente tralascio la fine del libro
altrimenti che gusto c’è a leggerlo?
Il dottor Hammond è totalmente diverso tra film e libro.
Mentre nel film troviamo questo simpatico vecchietto semplicemente ingenuo e
visionario al quale fugge di mano la situazione, nel libro troviamo un
sessantasettenne spietato, cinico e privo di scrupoli, e personalmente trovo
che l’Hammond letterario funzioni meglio di quello cinematografico. E’ più
credibile ecco.
C’è anche la differenza dei bambini. Nel film la ragazzina è
più grande ed è lei il genio del computer, mentre nel libro è il contrario. La
dottoressa Sattler nel libro è una venticinquenne che sta per sposarsi, nel
film si direbbe quasi coetanea di Grant. Malcom nel film è forse più simpatico
rispetto al libro, dove risulta a volte un po’ saccente.
Insomma:
consigliato!
1 commento:
Ho letto questo libro un paio di anni fa, vidi il film da bambino nel 1993 e fu qualcosa di epocale allora.
Questa per me è l'accoppiata libro-film più riuscita che conosco. Secondo me le correzioni dei personaggi, specie di Grant e Hammond funzionano molto meglio nel film che non trasposizioni fedeli al romanzo.
Vi è da dire che il libro è un monito verso la scienza che avanzava da fine anni 80, una denuncia alla comunità scientifica che non si pone più problemi sul cosa fare, come usare le scoperte. Nell'introduzione Crichton scrive esplicitamente. L'autore nell'intro ammonisce "E' potenzialmente pericoloso che una rivoluzione di questa portata proceda senza tutela", riferendosi a ricercatori nel campo della genetica e biotecnologia, e dell'uso della biologia molecolare.
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