venerdì 29 agosto 2014

Il ricettario di Peggy Lyu: hummus

Ciao amici! Oggi vi propongo un'altra ricetta etnica... l'hummus!
Vi serviranno pochi ingredienti:

-una confezione di ceci lessati
-uno spicchio d'aglio
-il succo di mezzo limone
-sale
-un cucchiaio di tahin
-prezzemolo a scelta
-cumino
 -olio evo
-paprika dolce

E vi servirà un frullatore ad immersione.

Mettere a soffriggere nell'olio evo lo spicchio d'aglio ed i semi di cumino (a piacimento la quantità..io abbondo).
Poi aggiungere i ceci e la paprika dolce in modo che si insaporiscano per bene. Basta solo scaldarli un pò che prendano sapore.


Sì, lo so. La padella fa schifo...si è annerita e non torna più bianca. Ma vi assicuro che è pulita eh!
Bene, fatto questo mettete il tutto (aglio compreso) in una ciotola, preferibilmente alta e aggiungete un cucchiaio di tahin. Io il tahin l'ho fatto in casa, frullando i semi di sesamo tostati all'olio d'oliva. In alternativa i più pigri posso sempre aggiungere i semi di sesamo al cumino a inizio preparazione facendo attenzione a non bruciarli.
Aggiungere poi il sale, il prezzemolo, il succo di limone e se vi va un poco di olio evo crudo. Io decido sempre alla fine se aggiungerlo, basandomi sulla consistenza dell'hummus.
Frullare il tutto e sarà pronto.
Ottimo spalmato su fette di pane tostato...
Potete consumarlo come secondo, magari dopo un buon piatto di minestrina di Peggy Lyu :)
Ma vi dirò, a me riempie così tanto che lo tengo come primo e unico piatto. Raramente mangio un pò di pomodori e cetrioli dopo. O insomma, un'insalatina di stagione.
Spero vi piaccia!







mercoledì 27 agosto 2014

Mi sono innamorata! Recensione di un colpo di fulmine (in realtà Le mie recensioni:episodio 7)

Ebbene sì, mi sono innamorata di un libro... beh, di un autore. Ehi non fraintendete eh! Maritino è ancora il centro del mio universo! Mi sono innamorata del modo di narrare di uno scrittore. 
Avete presente quando leggete un libro perchè ve lo propone la Susan, sapendo sì che vi piacerà perchè il genere romanticone vi piace assai (piace assai è l'espressione giusta) e poi vi ritrovate a ridere ogni 3/4 righe e non riuscite a smettere nonostante in realtà oggi abbiate le pelotas che girano come il turbine di un aereo di linea e allora vorreste farvi tipo 30km per abbracciare la Susan per avervi passato il libro? No? Beh, è successo a me.
Il libro di cui sto per parlavi è questo:
"Dimmi che è vero" di T.J. Klune. La copertina potrebbe trarvi in inganno. Non si parla infatti i due liceali che adottano un cagnolino (in effetti la copertina secondo me lascia parecchio a desiderare ed è fuorviante al massimo). Eccovi la trama. 
Paul Auster è un trentenne qualunque. Delusi vero? Dai che poi arriva il bello. Dicevo, è un trentenne qualunque, oserei dire UMANO, sigle, forse un pò nerd, sovrappeso, con un lavoro che odia, un cane di nome Rotelle e un migliore amico. Paul è gay ed il suo migliore amico Sandy condivide il corpo con Helena, il suo alterego drag queen, che spunta fuori nei momenti più strani. Rotelle è un bastardino che ha avuto la sfortuna di essere investito ed aver perso entrambe le zampe posteriori e la coda, ed ora cammina grazie ad un apposito carrellino. Da quì il nome.
La vita di Paul procede come al solito finchè non vede un ragazzo strafigo la sera del suo compleanno in un locale gay dove Sandy/Helena si sta esibendo e tale ragazzo non solo lo fissa ma gli offre pure un drink (che viene sputato da Paul proprio addosso al figo in questione).
Non lo rivede fino al lunedì quando scopre che l'uomo che ha tormentato i suoi pensieri dal week end altri non è che Vince Taylor, suo nuovo collega al quale deve pure insegnare il lavoro. Vince ovviamente comincia a provarci spudoratamente con lui anche se Paul che l'autostima forse ancora più bassa della mia non ci sta nonostante sia follemente attratto da lui perchè è convinto che Vince lo voglia Freddie Prince Juniorizzare (espressione che d'ora in avanti userò anch'io sappiatelo), in altre parole ha paura che ci voglia provare solo per vincere una scommessa con gli amici come l'attore Freddie Prince Junior fa nel film "Kiss me". Succedono poi una serie di eventi strani che portano i due a frequentarsi ed innamorarsi. E sia chiaro che Paul non crede affatto all'amore a prima vista, nonostante i suoi genitori siano l'esempio vivente della sua esistenza. Insomma, tra segreti, passi falsi, grandi cambiamenti e parenti ed amici ingombranti la storia potrebbe finire in un lampo così com'è iniziata. A voi la lettura per sapere come va a finire (oppure se siete curiosi come la Susan mi mandate una mail e vi racconto il finale ma è un peccato mortale credetemi!):
Cosa mi è piaciuto del libro?
-PERSONAGGI: Paul che è un uomo normale! NORMALE! Un pò sovrappeso e un pò nerd a volte, insicuro di sè e con un cuore d'oro...insomma, ha adottato un cane con le rotelle! (Tra parentesi, ieri avevo quasi convinto Maritino a portare a casa una gattina senza un occhio ma poi giustamente mi ha ricordato che avrebbe potuto mangiarmi i gerbilli). Sono anche abbastanza convinta che la Susan direbbe che io è Paul un pò ci assomigliamo per la quantità esagerata di pippe mentali che io e lui riusciamo a farci...Sandy/Helena: voglio un amico/a così pure io! Genitori un pò impiccioni ma che accettano in toto loro figlio. Nana la nonna schizzata perchè tutti vorrebbero una nonna schizzata. Johnny Depp, un pappagallo omofobo che urla frasi oscene a Paul ogni volta che lo vede.
-TRAMA: niente di speciale devo dire. Abbastanza banale ma funziona.
-MODO DI SCRIVERE: che dire? Forse dirvi che Maritino è stufo marcio di sentirmi leggergli parti intere del libro perchè "Fa troppo ridere!!! Senti quà!" e medita di uccidermi può farvi capire quanto sia divertente questo libro. E' genuino, esilarante, sarcastico al punto giusto e soprattutto...cita le battute dei film!!!
Ecco, questa è stata più o meno la mia reazione al libro... ah ah ah
ROMANTICHERIE: ci sono ma non troppo smielose per fortuna. E poi  ci pensa Paul a far ridere nel bel mezzo della suspence!

Insomma, che altro dirvi? LEGGETELO! ORA!
Ovviamente...

mercoledì 20 agosto 2014

Tre anni fa...

Tre anni fa ti dicevo di sì... ed è stata la cosa più bella e più giusta che io abbia mai fatto!
Buon anniversario Maritino...


venerdì 8 agosto 2014

Sanguisughe

Recentemente ho incontrato una persona che conosco da sempre, credo andassimo addirittura in asilo insieme. Ogni volta che la incontravo per strada ci salutavamo e finiva li. Negli ultimi tempi si fermava per chiedermi come sto e come mi va la vita in generale.  Questa ragazza è una brava ragazza ma è un pò strana. E' la classica "sfigatina" passatemi il termine, sembra una quindicenne nonostante abbia più di dieci anni di più e gira sempre sola con sua mamma in quanto non ha molti amici e credo che la mamma la voglia tenere ben stretta alle sue sottane. La mamma dovete sapere che non sta molto bene con la testa, e sono molto conosciute in città e non certo per essere popolari nel senso glamour del termine. Circa un mese fa mi ha chiesto il numero di telefono per andare a bere un caffè insieme. "Ok", ho detto io, pensando che un caffè non avrebbe certo comportato chissà che grossa perdita di tempo o conseguenze. Siamo andate a bere il caffè insieme quindi, ed è stato molto imbarazzante. Lei non parlava, e non si muoveva se non mi muovevo io quindi IO ho dovuto scegliere dove andare a sederci, io ho dovuto chiamare il cameriere e ordinare. Addirittura lei non ha iniziato a bere il caffè finchè io avendo quasi finito il centrifugato e visto il suo caffè intatto non le ho detto di berlo prima che si ghiacciasse. Le ho raccontato che la sera sarei andata a un concerto di amici miei e mi ha chiesto un passaggio per andarci perchè non ha l'auto e le fa paura quella strada di sera da sola (in effetti è buia). Ho accettato di darle il passaggio e da lì è successo il disastro. Lei ha preso questo semplice gesto come una dichiarazione di amicizia di sangue e mi ha scritto un sms super smieloso del tipo: "grazie mille sei davvero un amica!!! sono super felice di averti ritrovata!!! Grazie!!! :):):)" (Sì, con tutte quelle faccine e punti esclamativi)

La sera io e Maritino siamo andati a prenderla e c'è stato l'imbarazzo più totale. Lei credo che non abbia mai avuto un ragazzo e ho notato che parlare con un ragazzo la imbarazza tantissimo. Tanto che dopo il concerto il mio amico cantante l'ha baciata sulle guancie dicendole "Ciao bellissima" ed io ho avuto paura che svenisse li sul posto. Durante il concerto è stata dura per me godermi la musica e Maritino perchè ogni tre secondi lei mi voleva dire qualcosa di assolutamente fuori contesto. Credo di aver capito che l'ha fatto perchè era a disagio e emozionata. Era la prima volta che usciva la sera con un'amica ed assisteva ad un concerto (concerto di tipo 10 persone alla festa del paese, non pensato ad un concerto a San Siro). Poi riportandola a casa mi ha chiesto se la settimana dopo potevamo vederci ed io le ho detto che proprio non riuscivo. Ha risposto "Ok" e pensavo fosse finita lì.
Ma sorpresa!
Il lunedi a ora di pranzo mi telefona. Io non rispondo perchè mentre mangio non rispondo mai al telefono e il telefono continua a squillare senza fine. Vedo che è lei, silenzio la suoneria e continuo a mangiare. Il telefono continua a brillare e quando finalmente smette (credo che abbia aspettato che si attaccasse la segreteria telefonica prima di attaccare) ecco che si illumina di nuovo per un sms. Ovviamente era lei che mi chiedeva di vederci per un caffè. Le ripeto che come le ho detto quella settimana non riesco e lei mi risponde "Ah ok!:) Visto che mi sono ricordata che i tuoi amici suonano a Treviso mi porti?:) Mi piacerebbe rivederli:)". Sicuro! Da ora in poi ti faccio da taxi! Le ho detto che non ci andavo. E non ci sono andata davvero. Ma il destino deve aver deciso di tormentarmi perchè quel venerdi io e Maritino ci stavamo godendo il fresco bevendoci un buon the insieme quando lei e sua mamma sono spuntate dal nulla. Sua mamma non mi ha nemmeno detto ciao e mi è sembrato davvero strano. Poi però ho capito: lei non aveva mai visto mio marito ed io non ero in jeans e scarpe da ginnastica ma in gonna adrente e tacchi alti e ci ha squadrati con sguardo assassino per tutto il tempo. La ragazza invece non la smetteva di parlarmi ed io non sapevo come fare per farla andare via, anche perchè se ti fermi per un saluto veloce è educazione, oltre i due minuti disturbi. Tutti ci guardavano e stavano ad ascoltare le stupidaggini che diceva. Dopo dieci minuti finalmente mi saluta ma non se ne va. Silenzio imbarazzante. Poi riprende a parlare. Dentro di me urlavo "Vattene c****!!!!" ma ovviamente non potevo dirlo sul serio e di carattere mi secca far star male la gente. Riprende a dirmi quello che mi ha già detto nei dieci minuti precedenti e poi di nuovo silenzio imbrazzante durante il quale lei sorride e fa si con la testa in modo inquietante

Io davvero non sapevo cosa fare. Volevo solo nascondermi o scappare. Dopo altri cinque minuti di chiacchiere inutili durante i quali sua mamma ha continuato a guardarci come fossimo l'anti-Cristo se ne sono finalmente andate.
Oggi mi ha scritto di nuovo. Le ho risposto che ho ripreso a lavorare il pomeriggio e che Maritino è in ferie per molto tempo, sperando capisse l'antifona e la smettesse di chiamarmi. Mi ha quindi chiesto di vederci la mattina. Le ho ricordato che la mattina lavoro. Allora mi fa "Allora ci vediamo per qualche serata se ai voglia!:) Dimmi tu quando!:)" (si, hai scritto ai).
Non so davvero cosa fare. Spero che continuando a dirle che non riesco si stufi di chiamarmi. Non pensavo che per un caffè poi lei mi tormentasse così...
Il mio stato d'animo ormai è questo:
Insomma, non voglio essere cattiva, ma non posso certo essere la crocerossina di tutti.  Mi dispiace che è sola, ma se lo è è per come è fatta ed io non posso certo portarmela in giro nonostante non abbiamo niente in comune solo perchè mi dispiace per lei.
Avete mai incontrato persone così?

martedì 5 agosto 2014

Guastafeste

Quante volte vi è capitato nella vita di essere super felici per qualcosa e poi sbattere letteralmente la faccia a terra perchè qualcuno ha deciso di rovinarvi la festa?
A me è capitato spessissimo, e la maggior parte delle volte è stata proprio la mia famiglia a fare da guastafeste, anche se non con cattiveria.
Come ogni volta che portavo a casa un voto alto e mi sentivo rispondere "Ma so già che sei brava!" quando mi lamentavo che a mia sorella venivano fatti mega complimenti per un semplice 6. Si, lo so anch'io di essere brava vista la pagella, ma sentirmelo dire ogni tanto non mi fa certo schifo...
Ma sono stati due gli episodi che ancora oggi mi fanno star male. Uno è così vecchio che Maritino continua a chiedermi perchè ci rimugini ancora sopra ed un altro più recente e che davvero mi ha fatta piangere.

Quand'ero in terza elementare tutta la classe ha partecipato ad un concorso di pittura. Io ero presissima dalla cosa, tanto da passare la ricreazione nell'aula di disegno per completare la mia opera (che con occhio più maturo ho scoperto aver ribaltato tutte le regole del disegno..tipo che in teoria i colori più scuri vanno in primo piano e i più chiari in lontananza in un paesaggio ed io ho fatto esattamente il contrario). Quel quadro è ancora appeso nella mia vecchia camera a casa dei miei. Insomma, un bel giorno il preside entra in classe ed interrompe la lezione per consegnarmi una lettera che mi dice di leggere a voce alta. Io terrorizzata di aver combinato chissà cosa mi alzo, apro la busta e inizio a leggere con voce tremante: "Signorina ******* siamo felici di comunicarle che ha vinto il PRIMO PREMIO DEL CONCORSO *****". La maestra e gli amici hanno iniziato ad applaudire ed ecco, tra le voci che si complimentavano alzarsi alcune fuori dal coro: "Eh certo, te l'ha fatto la maestra!". Non avete idea di come mi sia sentita. Io che ho un'autostima scarsissima, finalmente avevo vinto qualcosa ed il momento di gioia è stato rovinato dai miei compagni invidiosi. Ed il bello è che ancora oggi a tipo 17 anni di distanza se li incontro ancora tirano fuori questa storia e ancora dicono che il disegno me l'ha fatto la maestra. Non lo so perchè la gente prova gusto a farmi restare male. Sanno quanto sono sensibile eppure non perdono occasione per farmi restar male.

Ma il peggio è venuto tre anni fa. Quando io e Maritino abbiamo comunicato a famiglia e amici che volevamo sposarci. Potete immaginare da voi... la prima reazione di quasi tutti è stata :"Sei incinta?!" Perchè? Io non mi posso sposare se non sono incinta? Cioè, non sono abbastanza per Maritino e devo essere incinta perchè lui mi sposi? Ho pianto di più nei mesi precedenti il matrimonio che negli 8 anni che io e Maritino stiamo insieme. Io ero felicissima di sposarmi, e non vedevo l'ora di farlo sapere a tutti e sentirmi dire "Cos'è tutta questa fretta? Peggy Lyu è incinta?" mi ha ferita come una bomba atomica nel cuore. Non potevano solo essere felici per me e Maritino oppure pensarlo ma non dirlo a voce alta?

A voi quali momenti felici sono stati rovinati?

domenica 3 agosto 2014

Cenerentola a Sistiana

Ieri sera ho avuto proprio una serata da Cenerentola, ed ora le lacrimuccie stanno scendendo mentre osservo le mie povere scarpette.
Cos'è successo? Guardate e trovate l'errore:
Trovato? Queste sono le mie scarpe più costose, e tra le più belle che ho. Le ho da ben 8 anni vorrei dire e le amo alla follia.
Ieri sera io e Maritino siamo andati a Sistiana a berci qualcosa di fresco e poi abbiamo deciso di farci una bella passeggiata mano nella mano dato che il tempo permetteva e noi amiamo guardare il mare di sera e la baia di Sistiana merita davvero, guardate:
Insomma, stavamo camminando e ridendo quando ad un certo punto mi è sembrato di essere finita con il piede in un buco e quasi mi son ammazzata, anche se per fortuna sono rimasta in piedi. Rimasta di sasso ho pensato "Ma che buco ho preso che non ce ne sono?". Nessuno, infatti, non sono inciampata da nessuna parte, si è semplicemente scollata la suola delle mie amate scarpe.
Ovviamente è successo davanti all'uscita di un parcheggio mentre un signore doveva uscire. E naturalemente tale signore non poteva farmi il favore di uscire dall'uscita a fianco. No, lui doveva proprio mettermi in difficoltà pretendendo di uscire proprio da li. Saltellare su di un piede solo su tacchi da 15cm non è per niente facile credetemi.
Fortunatamente non mi sono fatta male, ma il mio cuore sta soffrendo per quello che è successo alle mie scarpe che miracolosamente non si sono graffiate. Basterà portarle dal calzolaio per incollarle.
Ora dovrò trovare una bella divisa bianca per Maritino ed un bell'abito di tulle per me.